NVM 480

Didattica della Storia nella Scuola Primaria

di Lia Ferrero

Fine classe prima o inizio seconda

RICHIAMARE IL TEMPO

Il bambino di 6/7 anni (vedi numero precedente, “Tempo vissuto, tempo pensato”) si fa pensieroso quando scopre che il tempo è una forza che avanza e non si arresta, che genera e consuma, che fa crescere e fa invecchiare e che esiste un solo modo per farlo tornare indietro: richiamarlo con il ricordo.

Il metodo analogico intuitivo

di Rossana Alessandria

Premessa
Ho conosciuto il metodo analogico intuitivo di Camillo Bortolato, vedendolo applicare da una mia collega, ben sette anni fa. Allora insegnavo in una quinta ed ero alla ricerca di una metodologia “nuova” per affrontare l’insegnamento della matematica l’anno successivo in una classe 1^.
Il metodo mi è sembrato interessante perché puntava all’essenzialità e all’alleggerimento del carico cognitivo dei bambini.

La riforma della scuola del secondo ciclo

di Fabrizio Ferrari

In questo mio breve contributo vorrei avviare alcune riflessioni sulla scuola del secondo ciclo, la scuola secondaria di II grado, anche relativamente alla durata del periodo di studi necessario per conseguire il diploma. Vorrei farlo però lontano dalle polemiche contingenti e immaginando l'esistenza, anche in Italia, di un dibattito virtuoso di ampio e lungo respiro sulla scuola, con al centro gli studenti e le studentesse nonché il nostro futuro, e tenendomi lontano da quelle pericolose politiche di risparmio profondamente distruttive e senza prospettive.

Le buone pratiche

di Gianluigi Camera

Insieme a due cari amici e colleghi, Antonio Campione ed Emilio Ghiggini, abbiamo effettuato, nella scorsa primavera, una serie di incontri presso alcune scuole di Torino e provincia, per conto del FORUM dell’Educazione e della Scuola, al fine di contribuire all'organizzazione del tradizionale Convegno regionale settembrino.

Nuova Vita Magistrale (480 - settembre 2014)

Si rende disponibile in allegato il numero 480 del notiziario associativo uscito nel mese di settembre 2014.

Mio padre

di Valeria Amerano

Non so chi avesse educato il naso a mio padre. A pensarci bene nessuno in famiglia aveva un olfatto così selettivo e sensibile: una specie di arma impropria che lo aiutava a penetrare meglio la natura delle persone, le peculiarità dei luoghi, la storia segreta delle case.