NVM 474

Nuova Vita Magistrale 474 - settembre 2012

Studiare le moltiplicazioni

di Fabrizio Ferrari

Recentemente è stato pubblicato uno studio che ha allarmato la società inglese: ogni laureato contribuisce all’economia del proprio paese circa 10 volte tanto quanto è la spesa sostenuta per averlo portato alla laurea. Le preoccupazioni del Regno Unito sono legate al rapido sorpasso in numero di laureati che nazioni come India e Cina stanno operando. Se il Regno Unito non sarà in grado di aumentare le percentuali di laureati il lavoro si sposterà altrove e con esso la ricchezza. Lo studio ha analizzato i nodi cruciali che portano all’abbandono scolastico e messo in evidenza le criticità del sistema formativo.

Editoriale

dal Consiglio Direttivo dell'associazione

L'arrivo del nuovo numero del nostro Notiziario associativo accompagna la riapertura delle scuole e la ripresa delle lezioni. Per noi dell'Associazione significa riprendere le attività sospese durante la pausa estiva: il lavoro di ricerca sul bilancio sociale nella scuola, l'organizzazione dei corsi per i concorsi, il sostegno ai percorsi di autovalutazione docente, le attività parasindacali pensionistiche e di consulenza normativa.

Solo la matematica si occupa di problemi?

di Gianluigi Camera

Cinquant’anni fa fu approvata la legge istitutiva della Scuola Media Unica.
Pubblichiamo al riguardo la testimonianza di una esperienza vissuta di insegnamento.

Ho avuto la felice occasione di insegnare per tre anni nella scuola media ristrutturata dalla legge 31 dicembre 1962 n° 1859, all'atto del passaggio, oserei dire rivoluzionario, dal vecchio al nuovo Ordinamento.

L'a.s. ’63/64 costituì infatti la prima esperienza attuativa della nuova legge.

Una legge “calata dall'alto”, abbastanza sentita e auspicata dall'opinione pubblica e dalla cultura pedagogica, calata però su un corpo docente, quello della vecchia scuola, variamente schierato e abbastanza impreparato dal punto di vista didattico e della sensibilità sociale.

Dialetto, un patrimonio da salvare

di Mattia Ferraris

È stato detto da più di uno studioso che il dialetto è una lingua senza esercito, per significare il fatto che ogni dialetto che non è divenuto, col tempo, lingua nazionale non ha un’organizzazione statuale, e quindi un esercito alle spalle e non ha di conseguenza una dignità nazionale, pur rimanendo sostanzialmente una lingua. Il destino del dialetto toscano di Dante, Petrarca, Boccaccio è stato propizio: diventa lingua nazionale dal Cinquecento in avanti, ancor prima dell’unità d‘Italia, grazie ai linguisti e agli autorevoli scrittori che si sono succeduti nei secoli e che hanno usato quel dialetto originario nelle loro opere, invogliando le classi colte ad usarlo.

Il plico telematico

di Luciano Rosboch

"I63SZ DR2PJ 4654D GMCWV YYEUC" questa strana successione di 25 caratteri e numeri non è altro che una delle due parole chiave, rese pubbliche dal "Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca" mercoledì 20 giugno e giovedì 21, le quali hanno permesso di "aprire" i plichi telematici contenenti le tracce delle prove scritte dell'Esame di Maturità del corrente anno scolastico.

L'insegnante architetto

di Fabrizio Ferrari

Il cuore dell'attività di ogni insegnante è la progettazione: con essa prendono corpo tutti gli obiettivi di apprendimento e diventano curricolo. Per comprendere adeguatamente il significato e la portata educativa della progettazione del curricolo bisogna tuttavia comprendere qual è il ruolo a cui è chiamato oggi il docente, ruolo profondamente diverso dalle figure tradizionali che il tempo ci ha consegnato.