I racconti di Valeria

Giocavamo a nascondino

Giocavamo a nascondino, agli indiani, alla guerra, ai cow boy; eravamo madri, sorelle, spose, vivandiere di mocciosi sparpagliati nei prati di periferia o nelle case di campagna dei nonni; cucinavamo con fango e foglie, allestivamo botteghe dove vendevamo mazzi d'erba, tutoli e sassi per frutti e insalata.

Fingevamo di non guardare quello che si appartava per un bisogno - molesto per il tempo che rubava al gioco e goloso per chi lo spiava senza dirlo: una scoperta che aveva in sé il seme del segreto e la prima ebbrezza di un divieto violato.

Lezioni di volo

Non ho mai tenuto animali domestici pur amandoli molto. È stata una privazione del vivere in città, che ha esaltato i ricordi d'infanzia nella casa dei nonni dove la compagnia di cani e gatti si completava con i vari altri, non meno interessanti e curiosi, soggetti da stalla e da cortile.

Il tranquillo mestiere del maestro

Quale ex maestra, mi piace ascoltare da mia madre, scolara di un paesello del pinerolese negli anni Venti, come si configurava la scuola a quel tempo in provincia. In seconda elementare gli alunni in classe erano cinquantaquattro, molti dei quali di quattordici- quindici anni, che la maestra Pierina Motta, scolpita nella memoria di molti anziani, educava e istruiva con piglio e competenza.

Piccoli miracoli di quartiere

Conosce meglio lui le tue abitudini di chi ti vive accanto. Sa a che ora esci al mattino, se sei sola, se hai sempre lo stesso cappotto, se ti sbarazzi dell'immondizia in un unico bidone o la ripartisci badando alla natura dei rifiuti. Vede se hai l'auto o vai a piedi, se hai il cane da portare giù. Sa cosa compri e dove, conosce gli amici e i parenti con cui ti accompagni.

Sfumate, sfumate!

Era la raccomandazione dei Direttori Didattici degli anni Ottanta - Novanta. Le pagelle, con i loro voti gelidi o trionfali ma sempre inequivocabili, erano state sostituite dalle più moderne, psicologicamente adeguate e socialmente rispettose "Schede di valutazione".

Quelle barbare estati degli anni settanta

Pubblichiamo qui di seguito un racconto breve che la nostra socia Valeria Amerano ha pubblicato su "La Stampa" il 15/08/2010 nella rubrica "Cuori allo specchio"

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Forse non con dolcezza, ma con penosa tenacia resta impigliato alla memoria il ricordo di estati in cui una generazione, la mia, può riconoscersi senza troppo orgoglio.