La lettura dell'insegnante

Uno dei momenti più piacevoli ed attesi è quello in cui l’insegnante legge un libro.

È un po’ come prendere per mano ciascun alunno ed intraprendere insieme a lui un viaggio affascinante, durante il quale si conosceranno luoghi, persone, animali nuovi, si vivranno esperienze particolari e… si imparerà sicuramente qualcosa di bello e di utile.

Oberati da verifiche, argomenti nuovi da affrontare, esercizi di recupero… molto spesso gli insegnanti dedicano poco tempo a questa attività che è importantissima e versatile in quanto ci permette di raggiungere contemporaneamente molte aree ed affrontare vari argomenti.
In prima, dopo Natale, ho letto “Cipì”, di Mario Lodi, un testo semplice ma molto piacevole e didatticamente utile perché si presta a vari usi.

Racconta semplicemente la vita di un passerotto che vive su un tetto ed è inserito in una “comunità” di passeri con I quali condivide alcune importanti esperienze.

Per i bambini è facile immedesimarsi con questo simpatico personaggio che, fin dalla nascita, dimostra un carattere vivace e manifesta una gran voglia di sperimentare la vita.
Ci sono insegnamenti morali, scene vivaci, momenti di paura e di tristezza, attimi di mistero… È semplice e divertente insegnare il discorso diretto partendo dal bellissimo dialogo tra Cipì e Mamì… un dialogo ricco di spunti, piacevole da illustrare.

Iniziamo dal fumetto che esce dal becco di Cipì ( e che coloreremo di giallo); Ad esso seguirà il fumetto rosa che parte dal becco di Mamì. Poi seguirà il secondo fumetto:
«Mamì, cosa è la pianta?»
«Sono le braccia verdi».

Nella pagina successiva il fumetto lascerà il posto alle virgolette « » all’interno delle quali scriveremo in corsivo (o in altro modo) le stesse parole.

Poi procederemo sempre nello stesso modo: fumetto giallo, fumetto rosa:
«E palla di fuoco?»
«È il nostro amico che brucia!»
«Il cielo cosa è?»
«È la nostra strada»
«E il nastro d’argento?»
«È lo specchio dove ammirerai le tue piume»
«E le piume?»
«Queste che ti scaldano!»

Chiaramente questo non è un lavoro da esaurirsi in un giorno! Ci si lavorerà fino a quando i bambini non avranno capito la funzione del fumetto e delle virgolette.

Presentato in questo modo, comunque, il concetto diventa di facile acquisizione. Ci saranno altre occasioni, nei capitoli successivi, per riprende l’argomento.

Ogni capitolo verrà illustrato su una pagina A4 quadrettata o a righe (in base al metodo) e sotto il disegno si scriverà una breve frase che riassuma l’argomento:
1. Cipì nasce nel nido sul tetto.
2. Cipì vuole vedere il mondo.
3. Cipì cade nel buco nero.
4. Cipì cade nel nastro d’argento.
5. Cipì incontra Margherì e diventano amici.
6. Cipì scopre gli artigli del gatto.
7. Il cacciatore ferisce la passera e Cipì la cura.
8. Cipì e Passerì fanno la loro casa sul tetto.
9. Cipì diventa papà e saluta per sempre Margherì.
10. Arriva l’autunno e Palla di Fuoco sta male.
11. Nevica e 12 passeri affamati sono catturati dall’uomo.
12. Cipì vede due luci: sono gli occhi del Signore della Notte
13. Il Signore della Notte mangia I passeri ma Cipì lo scopre.
14. Il vento entra nel nascondiglio del gufo e tutti lo scoprono.
15. Il gufo, senza cibo, scappa lontano e tutti vivono felici.

Diventerà il nostro primo libro illustrato e scritto da noi.

Nell’ultimo ciclo lo abbiamo anche scritto al computer, così, in ogni pagina avevamo:
• in alto il testo scritto a mano;
• il disegno piuttosto grande per contenere il quale avevo tracciato una cornice (si può tracciare su un solo foglio e poi fotocopiare…);
• il testo scritto al computer in stampatello maiuscolo.

Oltre al dialogo, ma con gli stessi elementi, si può realizzare una tabella a doppia entrata.

Si può ideare un’altra tabella con la dicitura: cosa mangiano?

Per quanto riguarda l’individuazione dei nomi, degli aggettivi qualificativi e dei verbi, il materiale non manca… Ogni pagina, ogni capitolo offrono spunti di ogni genere.

Liliana Biasiol