Il 13 dicembre u,s., stroncato dal Covid, è scomparsa una grande figura di educatore torinese: Fiorenzo Alfieri.
Insegnante, Dirigente scolastico, Assessore Comunale per 25 anni con importanti deleghe nei campi culturali della società torinese.
Ma la sua presenza è stata soprattutto nota al mondo della scuola piemontese per il contributo dato per la nascita, prima in Italia, del tempo pieno sperimentale a Torino e per l’introduzione di una nuova forma di valutazione sostitutiva dei voti numerici nella scuola primaria.
La sua ricerca pedagogica conta una dozzina di opere tra cui la nota trilogia di “Professione Maestro”.
Mercoledì 16 dicembre 2020 il Comune di Torino allestirà la camera ardente presso il Palazzo Municipale (Salone dei marmi), dalle ore 10, alle ore 20.
Lo vogliamo ricordare riportando i brevi scritti che le Associazioni del FORUM piemontese per la Formazione e la scuola hanno rilasciato per ricordarne la memoria. (G.C.)
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A tutti gli amici
Fiorenzo Alfieri non ce l’ha fatta. Questo bastardo di virus lo ha ucciso stanotte.
Dai giornali e dai social saprete tutto di lui, che cosa ha saputo inventare, progettare, sostenere e costruire, per la scuola, per la cultura, per i giovani, per lo sport, per l’associazionismo, per l’MCE, e capirete di quanto sia grande la sua perdita per la nostra città. Ma io sento soprattutto il bisogno di dirvi che ho perso un amico, ho perso una persona con cui ho condiviso scelte e fasi importanti della mia vita, una vita che in molti momenti è stata la “nostra” vita. Ed è per questo che stento ancora a credere che possa essere successo, ed è per questo che sto molto male in questo momento.
Certamente domani dovremo dire e raccontare molto di lui, ma ora mi è difficile, molto difficile, parlare!
Gianni Giardiello
Direttore de “Forum della formazione e della scuola”
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Caro Gianni,
si è spenta una luce per questa città. Claudio e io piangiamo Fiorenzo insieme a te.
Maria Teresa Mignone
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Caro Gianni,
condivido il tuo stato d'animo. Una notizia che mi addolora e lascia incredula.
Nella mia vita lavorativa ho avuto più volte l'occasione di lavorare con Fiorenzo, da insegnante nei laboratori di scienze e poi ancor di più da responsabile pedagogico nei servizi torinesi quando lui era assessore. In quel periodo ci accomunava l'esperienza nelle scuole statali, la ricerca che avevamo praticato nei laboratori di via M. Vittoria.
Fiorenzo sempre pronto ad intercettare le istanze di cambiamento, a sostenere e rilanciare l'approccio pedagogico dei servizi. Devo a lui l'essere dentro il Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia perché ha voluto che Ferrarotti mi designasse a partecipare a nome di Comune di Torino.
Lo ricordo qui con voi per rendere merito all'uomo e all'appassionato politico.
Maria Antonietta Nunnari
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Caro Gianni,
grazie della tua mail. È un dolore che ci coinvolge quello che esprimi.
Forse i fari che ci indicano la strada e ci accompagnano nella vita non si spengono mai del tutto. Teniamo accesa nel nostro ricordo la sua bella luce! Ora più che mai ne abbiamo tanto bisogno...
Un abbraccio.
Grazia Liprandi
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Carissimo Gianni,
siamo costernati per la notizia. È scomparsa una figura di riferimento pedagogico in grado di collegare l'intervento sociale all'educazione.
Ci rimangono le sue suggestioni educative per valorizzare il "mestiere" di maestro.
Augusta e Riziero Zucchi
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Caro Gianni
Grande uomo e cara persona Fiorenzo. Grande perdita per tutti noi.
Sono anche io molto addolorata. In questo periodo sono mancati tanti amici e colleghi. Le ultime due Lucetta Jarac e Regina Rossi Surra, mitica Preside della Frassati prima di Nicoletta. Anche con lei avevamo condiviso tanti momenti belli. Questo virus porta via la nostra giovinezza.
Ti abbraccio sperando che la primavera porti con sé miglioramenti sostanziali della situazione e ci permetta di riabbracciarci davvero.
A presto.
Maddalena Zan
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La notizia della morte di Fiorenzo ci lascia tutti attoniti e addolorati. Pur sapendo del virus che lo aveva aggredito eravamo convinti che la grinta, la vitalità e la capacità di reinventarsi, con cui lo abbiamo visto lanciarsi in tutti questi anni in avventure culturali e politiche coraggiose e innovative, avrebbero avuto ragione anche del nemico che lo stava insidiando.
Cosi non è stato e tutti siamo consapevoli di perdere prima di tutto una gran bella persona capace di impegnarsi e spendersi per il bene della collettività con una visione del futuro che sapeva tradursi nella concretezza delle iniziative… una per tutte "Città ai ragazzi".
Per me, che l'ho conosciuto come maestrina 19enne nei primissimi "tempi pieni comunali" della Nino Costa, un riferimento indimenticabile grazie al quale ho capito quanto bello poteva essere l'insegnamento e quanto pieno di senso impegnarsi aiutandomi a trovare una bussola che mi ha accompagnata tutta la vita.
"Professione maestro", riferimento importante per tutte noi giovani insegnanti che gravitavamo in via Giolitti nell'MCE, è ancora lì nella sezione di didattica della mia biblioteca di casa oltreché nel mio cuore.
Grazie Fiorenzo per esserci stato. Hai seminato idee e speranze in molti di noi e fiducia che si possa costruire un mondo migliore. In questo continuerai a vivere.
Loredana Ferrero
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Ciao Gianni ciao tutti,
io ci penso da quando l'ho saputo per me il ricordo più forte è legato ai 10 anni di esperienza del progetto 10 laboratori. Abbiamo lavorato tanto insieme, ed eravamo in tanti. Una grande e interessante equipe. Con Fiorenzo si lavorava bene. I ricordi sono tantissimi. Il progetto 10 laboratori ci assorbiva ed è stato un momento fondamentale della vita personale e professionale di molti insegnanti, sicuramente lo è stato per me. È stato trovar la strada per coniugare le idee generatrici del Movimento Freinet con idee di ricerca moderne. Dal "Le tâtonnement expérimental" alla costruzione della conoscenza e della cultura.
Scusate sono pensieri...
Io penso che dovremo trovare il modo per salutarlo...con calma.
Glielo dobbiamo.
Nuccia Maldera
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Cari tutti,
Sono tante le persone che in questo pomeriggio di smarrimento e di dolore vorrebbero rendersi in qualche modo presenti per un omaggio a Fiorenzo Alfieri. Per esempio sottoscrivendo un necrologio. Se come Forum si pensasse a questo, parteciperei, e con me tante persone di scuola che hanno condiviso con Fiorenzo un tratto di strada, anche in anni lontani. Ma parteciperei, e come me tanti, a qualunque altra iniziativa.
Un saluto a tutti.
Maria Teresa Mignone, con Germana Malguzzi e Giuliana Peroglio
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Caro Gianni, carissimi tutti,
quanti ricordi mi legano a Fiorenzo. Le prime classi sperimentali nazionali a tempo pieno a Torino, nei primi anni Settanta, prima della legge istitutiva. La rivoluzione della valutazione nella scuola elementare col passaggio dal voto al “profilo” dell’alunno (cosa che solo ora, dopo mezzo secolo, si tenta di fare). Fiorenzo sapeva coniugare la lucidità profetica dell’intuizione alla sua concreta realizzazione. E tutto con la razionalità convincente e la signorilità del tratto. Saranno in grado le nuove generazioni di portare avanti la sua eredità?
Gianluigi Camera
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Cari tutti,
ho già scritto tante condoglianze in tanti facebook da ieri, sono tantissimi quelli che lo hanno conosciuto e lo piangono.
Però mi sento più vicina al gruppo degli amici e compagni del Forum per età e per storie personali e sentiamo con un dolore comune che la perdita di Fiorenzo è anche la fine di tutta una stagione della nostra vita.
Condivido tutte le proposte di cercare di ricordare Fiorenzo tutti insieme, appena e come sarà possibile. Un abbraccio a tutti.
Gabriella Mortarotto
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Care e cari tutte e tutti
Con la morte di Fiorenzo Alfieri dopo il Dott. Ferrarotti e Amilcare Acerbi finisce un’epoca che, grazie a Dio, mi ha permesso di vivere con consapevolezza, migliorare la mia professionalità e vedere fiorire i servizi educativi….
Che dire? Un elenco che si fa sempre più lungo.... Persone che lasciano un vuoto ma anche un’impronta! Una persona perbene, che metteva cuore e testa negli incarichi che copriva e che ha sostenuto i Centri di Documentazione laboratori per l'infanzia con impegno sincero.
Un abbraccio a Gianni e a tutti voi.
Gemma Voto
Presidente Sezione Siem Torino
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Per me le magistrali erano state una scelta di ripiego. Iscritto all'università avevo in mente altri orizzonti professionali quando mi proposero un posto da insegnante nel doposcuola appena istituito dal comune di Beinasco. Accettai con qualche titubanza, del resto avevo bisogno di cominciare a guadagnare qualcosa (lo stipendio era di 50.000 lire al mese+10.000 per portare con la mia 600 i bidoni della mensa dalla sede centrale dove c'era la cucina al plesso di Fornaci dove insegnavo!). Il "team" di formazione dei giovani doposcuolisti era composto da (quasi) altrettanto giovani formatori: Gianni Giardiello, Franco Passatore e Fiorenzo Alfieri. Gianni ci insegnava l'indagine d'ambiente, Franco le tecniche e l'improvvisazione teatrale e Fiorenzo "tutto". Fu una folgorazione, avevo già letto "Lettera a una professoressa" e mi resi conto che quelle stesse cose, e anche qualcosa in più, si poteva fare anche nelle nostre scuole. Un'iniziazione che ha segnato tutto il mio percorso professionale futuro.
Come direttori didattici ci siamo incrociati spesso e ha sempre dato la piena disponibilità a ogni richiesta e proposta dell'Andis (ricordo in particolare il convegno sul tempo scuola e il suo messaggio di saluto ai nuovi dirigenti). Mi colpiva la precisione e il rigore dei suoi interventi, sempre scritti, mai improvvisati o riciclati. Di lui ho ammirato la serietà e l'impegno professionale, la grande capacità di lavoro, l'attitudine a "leggere" il futuro e a progettare soluzioni innovative. Fiorenzo ci mancherà, non ci lascerà (ed è tanto) il suo insegnamento.
Nicola Puttilli
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Fiorenzo Alfieri era uno che “sapeva di scuola”, sicuramente “uno che lasciava un segno”.
Io mi sento un po’ imbarazzata a parlare di lui perché purtroppo a differenza di tanti di voi, non l’ho mai incontrato, non ho mai fatto nulla con lui se non partecipare a qualche convegno/incontro ma senza un rapporto diretto.
La mia vita professionale e non, vissuta fuori dalla cerchia di Torino, e in un periodo in cui non ci si incontrava e quindi non ci si conosceva tra associazioni non ha forse permesso questo incontro diretto.
Ma ne ho sempre sentito parlare, e bene, come di un professionista prima e di una persona politica poi, molto equilibrato, innovatore, impegnato.
Per questo mi associo al cordoglio di tutti, convinta che il mondo della scuola e della cultura ha sicuramente perso un importante testimone.
Bianca Testone
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Caro Gianni e tutti,
anche io ho avuto tante occasioni di lavorare con lui e di poterne apprezzare la competenza, la disponibilità e la passione sia nel campo scolastico che in quello politico. È un altro pezzo della storia di Torino che se ne va, speriamo, come dice Gianluigi Camera, che si riesca a portare avanti la sua eredità.
Adriana Frijio
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