Pubblichiamo qui di seguito l'ultimo numero del notiziario associativo Nuova Vita Magistrale con preghiera di diffusione.
Nuova Vita Magistrale 487 (dicembre 2016)
:: La realtà e il progetto (di Gianluigi Camera)
:: Grazie Pennac (di Elena Zegna)
:: Educazione alla cittadinanza come disciplina (di Lia Ferrero)
:: L’Alternanza Scuola Lavoro “raccontata” agli studenti (di Renzana Gallo)
:: Un povero (di Valeria Amerano)
:: ClilTeam: un'occasione da non sottovalutare (di Laura Siviero)
:: La mia esperienza e le mie riflessioni sulla scuola finlandese (di Mario Tranfaglia)
La realtà e il progetto (di Gianluigi Camera)
A tutti noi è successo di assistere agli effetti di una discrasia dovuta all'impatto di un progetto teorico con la concretezza della sua pratica attuazione: si generano impreviste difficoltà, difetti di approccio, imprevisti risultati negativi. E questo in ogni campo del vissuto personale o storico, dai sogni adolescenziali alle utopie politiche, dalle scelte professionali alla elaborazione di progetti innovativi. Più il disegno teorico è vasto e impegnativo più si rivolge ad una realtà multiforme e complessa e più crescono gli incidenti di percorso e le conseguenti delusioni. È un rischio che bisogna avere il coraggio di correre, l'alternativa è l'accettazione acritica dello status quo.
...continua la lettura (http://www.associazionetommaseo.it/node/709)
Grazie Pennac (di Elena Zegna)
Sarebbero molteplici i motivi per i quali ringraziare lo scrittore Daniel Pennac, dalla sua prodigiosa creatività alla sapiente fluidità del suo stile, dal ritmo perfetto dei suoi romanzi all’equilibrata sobrietà di tante sue pagine.
Ma in questo caso il senso di gratitudine espresso nel titolo nasce da una pagina in particolare, una di quelle pagine che, in mezzo alle altre, sorprendono e colpiscono per il coraggio e per la profonda verità che le detta, per la saggezza e, al contempo, per la semplicità disarmante che le caratterizza. Daniel Pennac - Diario di scuola: ….‟C’è un metodo?/ Non mancano certo i metodi, anzi, ce ne sono fin troppi! Passate il tempo a rifugiarvi nei metodi, mentre dentro di voi sapete che il metodo non basta. Gli manca qualcosa/ Che cosa gli manca?/ Non posso dirlo/ Perché?/ Cosa gli manca?/ Non posso dirlo/ Perché?/ È una parolaccia… una parola che non puoi assolutamente pronunciare in una scuola…/ E cioè?/ No, davvero non posso. Se tiri fuori questa parola parlando di istruzione ti linciano/…/…/…/ L’amore”.
...continua la lettura (http://www.associazionetommaseo.it/node/708)
Educazione alla cittadinanza come disciplina (di Lia Ferrero)
Un itinerario didattico sull’educazione alla cittadinanza non può essere concepito al di fuori delle attività di socializzazione che dovrebbero caratterizzare ogni percorso scolastico, a partire dalla scuola dell’infanzia e dai primi anni della scuola primaria, in contesti sia di gioco, sia di ideazione, di creazione, di riflessione. Con questa differenza: solo a partire dalla scuola primaria deve potersi realizzare quel processo di metacognizione che consiste sostanzialmente nel prendere in esame i comportamenti collettivi e di gruppo, nel momento in cui si manifestano in classe, per rilevarne le positività, le criticità e le possibilità di miglioramento.
...continua la lettura (http://www.associazionetommaseo.it/node/707)
L’Alternanza Scuola Lavoro “raccontata” agli studenti (di Renzana Gallo)
La Legge 13 luglio 2015, n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, ha inserito nell’offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado, e quindi nei curricoli scolastici, una strategia didattica definita Alternanza Scuola Lavoro, nella quale si alternano ore di lezione svolte a scuola a periodi trascorsi in contesti lavorativi attinenti al profilo educativo del corso di studi, con la finalità di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti.
...continua la lettura (http://www.associazionetommaseo.it/node/706)
Un povero (di Valeria Amerano)
Guardava passare i treni per non ricordare che più nessuno l’aspettava.
Se gli si fosse appiccicato un cane, non lo avrebbe scacciato. Gli sarebbe sembrato un dono del destino, una di quelle coincidenze che fanno incontrare le persone in viaggio nella stessa carrozza, ma con meno formalità. Col cane sarebbe stata subito una questione di solitudine e di odori. Abbastanza per capirsi senza galateo e farsi compagnia. Pedro o Pancio lo avrebbe chiamato, se gli fosse capitato tra i piedi.
...continua la lettura (http://www.associazionetommaseo.it/node/705)
ClilTeam: un'occasione da non sottovalutare (di Laura Siviero)
È noto che il livello degli studenti italiani sulle lingue straniere sia basso. L’ultimo rapporto 2016 EF Epi (English Proficency Index), rivela che, su 72 Paesi rilevati, l’Italia si trova al 28esimo posto nel mondo sulla conoscenza dell’inglese. In miglioramento rispetto al 2013, quando era al 32esimo posto. Ma siamo ancora indietro confronto alla media europea, soprattutto nell’uso dell’inglese in ambito lavorativo. Sette paesi europei sono nella fascia «alto livello di competenza», tredici a livello «buono», tredici nella fascia «media», in cui compare, appunto, l’Italia.
L’apprendimento della lingua inglese, dunque, deve migliorare, se si vogliono rendere gli studenti italiani maggiormente competitivi a livello internazionale. E il CLIL rappresenta uno strumento che può favorire l’apprendimento della lingua.
...continua la lettura (http://www.associazionetommaseo.it/node/704)
La mia esperienza e le mie riflessioni sulla scuola finlandese (di Mario Tranfaglia)
All'inizio di settembre sono andato, con alcuni colleghi della mia scuola che partecipavano con me al progetto Erasmus, in Finlandia a Oulu e ho potuto osservare direttamente quella che è considerata, da tutti gli esperti delle principali organizzazioni che si occupano di valutazione dei sistemi d'istruzione (vedi Pisa e Ocse), la migliore scuola del mondo.
La scuola finlandese risulta, secondo le ultime comparazione internazionali, la migliore del mondo sia per quanto riguarda i risultati nell'area matematico-scientifica, sia nella “reading literacy”, ossia nella capacità di leggere e comprendere un testo scritto nella propria lingua, abilità fondamentale per acquisire competenze durevoli in tutti i campi dell'apprendimento.
Ho potuto osservare direttamente come le scuole finlandesi siano costruite in edifici pensati, o riadattati nel caso di quelli meno nuovi, in funzione delle esigenze dei bambini e di quanto l'attenzione agli edifici, agli spazi interni ed esterni della scuola non sia solo una questione che riguarda la sicurezza ma abbia prima di tutto una funzione educativa.
...continua la lettura (http://www.associazionetommaseo.it/node/703)
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