Altre voci: RSU e Contrattazione

Pubblichiamo qui di seguito un documento a firma Andrea Colombo, segretario provinciale CISL Scuola, relativo alle ultime elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie ed al potere della contrattazione sindacale.

Nel corso del mese di dicembre 2006 si sono svolte le elezioni per il rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie di scuola. È la terza volta che si votano questi organismi di rappresentanza e tutela e la partecipazione al voto è rimasta alta forse perché è aumentata progressivamente consapevolezza che la contrattazione di scuola non è semplice procedura

Come CISL SCUOLA esprimiamo notevole soddisfazione per l’esito positivo del voto: l’incremento superiore al 4% e quasi il raddoppio dei seggi conquistati premia il lavoro fatto in questi anni di vicinanza ai lavoratori nell’assistenza alle contrattazioni e nell’assunzione di posizioni eque, coerenti e solidali.

Sappiamo che il voto è molto legato alle situazioni contingenti (ogni scuola ha un vissuto diverso di partecipazione alle scelte) e che quindi molte sono le variabili che influenzano il voto, ma è certo che per la terza volta i sindacati confederali ottengono i 2/3 dei consensi e quindi vuol dire che hanno saputo dimostrare nel tempo la capacità di affrontare i problemi, provando a cercare soluzioni possibili e compatibili senza fermarsi al semplice ruolo rivendicativo.

Siamo soddisfatti, lo esprimiamo senza ritrosie, consapevoli che comunque il singolo lavoratore misura l’affidabilità del sindacato ogni volta che s’imbatte in esso e allora ogni volta occorre costruire un rapporto di alto profilo in termini di ascolto e tutela giuridico-professionale.

L’RSU è chiamata ad operare unitariamente sul versante contrattuale di scuola. All’elezione si va purtroppo sotto le bandiere delle varie sigle ma una volta eletti i Rappresentanti sono Unitari anche rispetto al profilo professionale (es. docenti e ATA).

L’RSU, che riceve un mandato forte perché eletta e non designata, deve costruire relazioni sindacali corrette con la Parte pubblica (Dirigente Scolastico) e sviluppare un intenso dialogo con i colleghi.

Chi viene eletto non può trasformarsi tout-court nel sindacalista universale, il suo compito principale è invece presidiare tutte le questioni che ogni scuola decide al proprio interno e in particolare Organizzazione del lavoro del personale Docente e ATA e distribuzione Fondo d’Istituto su cui firma accordi senza dimenticare aspetti di informazione-confronto decisivi come la determinazione degli Organici annuali.

Scrivere un contratto decentrato vuol dire definire a livello di luogo di lavoro ciò che la Contrattazione Nazionale ha giustamente smesso di decidere dall’alto in modo uniforme dopo le svolta legislative dell’Autonomia Scolastica e della Dirigenza Scolastica entrambe sostenute dalle OO.SS. Confederali.

Si tratta quindi per Dirigente e RSU di un compito non lieve ma non più delegabile ad altri: la buona Offerta Formativa si realizza con un’organizzazione del lavoro flessibile ed equa e una adeguata e tempestiva retribuzione per le attività che, andando oltre l’ordinario qualificano ogni singolo istituto. Insomma responsabilità, democrazia e trasparenza!

Da sola la contrattazione d’istituto non risolve tutti i problemi di gestione e sebbene la riteniamo insostituibile non siamo però tra coloro che la ritengono capace di tutto: il Contratto Nazionale rimane un punto fermo del nostro rapporto di lavoro in cui innestare elementi certi e significativi dal punto di vita della dignità professionale e oggi ancor di più poiché siamo in una fase di cambio generazionale e si sente la necessità di rendere nuovamente interessante e socialmente utile il lavoro nella e per la scuola.

Andrea Colombo