Dopo numerosi anni di insegnamento, alcuni dei quali trascorsi in ambiti disciplinari diversi (Larsa, Laboratori e Sostegno) sono nuovamente approdata ad una classe 1^ elementare, croce e delizia di noi tutti maestri (o quasi).
Deliziosi, vivaci, intelligenti, scattanti, timidi, chiacchieroni, piccoli pargoli di quasi 6 anni con i quali ho iniziato un delicato percorso di cinque anni, in una miscellanea di saperi, di regole di comportamento (innanzitutto), di educazione sociale, studio, conoscenza di attività molteplici, sempre a misura di bambino e con il fine ultimo di aiutarlo a divenire un Uomo Libero.
Ma come far fiorire l'individuo in modo tale che possa inserirsi nella comunità, in contrapposizione ad una concezione statica della società, secondo cui scopo dell'educazione è adattare l'individuo al sistema esistente?
E' con tale domanda che ogni giorno mi pongo dinanzi ai miei alunni, quando li guido e li osservo nell'approcciarsi allo scrivere, al leggere, al disegnare e, non ultimo, nel gioco dove troppo spesso emergono difficoltà di socializzazione, individualismi, violenze, egoismo.
E' dunque necessario, a questa età, una "sinergia equilibrata" tra i genitori e gli insegnanti, tra famiglia e scuola.
Se un bambino trova nei suoi genitori e nel suo ambiente sicurezza ed affermazione del suo essere, ne nasce una fiducia che conduce ad una intima accettazione di veri modelli.
Al bambino che gioca, ogni giorno ed in ogni contesto, occorre offrire stimoli ed aiuto; se poi lo si avvicina con amore alle "creazioni della natura", gli si offre un'ulteriore importante condizione preliminare per incrementare la FANTASIA.
Un valido aiuto ci viene dalle fiabe, dalle favole, dai racconti, dalle leggende, dalle Storie, dalla Storia.
Entrambi i genitori dovrebbero leggere o raccontare ad alta voce storie e fiabe, senza lasciare che questo compito venga assolto da dischi, CD, televisione. E' necessario ricordare che nel fare proprie la parola raccontata, il bambino le trasforma in immagini interiori e fa crescere le forze di rappresentazione. In età prescolare si può completare quanto udito con libri ricchi di belle illustrazioni: osservandole insieme il bambino potrà scoprire molte cose e farle diventare immagini parlanti. Quando arriva l'età della fiaba, è bene narrargliele "polarizzate", secondo il bene e il male, cercando di indirizzate le sue simpatie verso i personaggi nei quali egli si può identificare con il bene. Le maschere del male formano il contrasto. Il bambino deve e vuole sperimentarlo, ma il sentimento di antipatia e di protesta contro il male deve apparire con chiarezza, poichè la fiaba, polarizzando il bene come vittorioso e trionfante, fa sì che le sue forze morali vengano rafforzate.
Scopriremo con quanta gioia ed esultanza egli partecipa sempre a queste ripetute vittorie sul male, come ad un avvenimento liberatore, teso alla MORALITA' ( in effetti i bambini chiedono sempre la stessa fiaba e la ricordano nei minimi dettagli). In tale modo il mutarsi ed il trasformarsi della parola raccontata in immagini interiori, diventa un processo che rafforza ampiamente la fantasia, il carattere e l'anima.
Nelle fiabe non va dimenticato anche l'elemento della Natura: tutti gli animali possono parlare tra loro; nani, elfi, fate intrecciano le loro azioni negli accadimenti.
Anche le Storie dell'Antico Testamento danno il primo grande apporto storico ad indirizzo etico-religioso. Per tutte le età vi è oggigiorno una quantità più che pregevole di libri per ragazzi stimolanti e avvincenti.
Negli anni a venire, tra la fine della scuola primaria e la secondaria, occorre ampliare i racconti scegliendoli carichi delle virtù cavalleresche del coraggio, della generosità, del sacrificio al servizio degli altri. Figure storiche ed umane come Marco Polo, Colombo, Leonardo da Vinci, Gandhi, Luther King, A. Schweitzer ed altri danno un'impronta e destano interesse. Chi, negli anni, ha imparato a trasformare la parola udita in intima partecipazione, ora diventa un lettore attivo.
Se, per gli adolescenti, la scuola offre un insegnamento della storia impegnato, avvincente, la storia universale diventa un ampio campo per rappresentare le lotte tra l'umano e l'antiumano. Al ragazzo si apriranno gli avvenimenti contemporanei come dramma dell'umanità. Sorgerà, si auspica, l'aspirazione dell'anima al Bene.
"L'uomo produce rappresentazioni concrete traendole dalla somma delle proprie idee anzitutto per mezzo della fantasia: Ciò che occorre allo spirito libero per realizzare le proprie idee, per affermarsi, è dunque la fantasia morale. Essa è la sorgente di ogni azione dello spririto libero" (Rudolf Steiner).
Lucia Di Paolo
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