Altre voci

Riteniamo che sia utile pubblicare la lettera aperta che il Presidente Regionale dell'ANDiS (Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici) ha inviato alle autorità scolastiche in relazione alle "Indicazioni per il curriculum" di recente emanate.

All'On. Ministro della Pubblica Istruzione Al Direttore Scolastico Generale del Piemonte Alle Organizzazioni sindacali della Scuola Al Presidente Nazionale dell'ANDiS

L'assemblea ANDiS Piemonte riunita con la partecipazione di n.43 dirigenti scolastici, ha formulato alcune prime considerazioni dopo una comune riflessione relativa alle "Indicazioni per il curricolo per la scuola dell'Infanzia e per il primo ciclo di istruzione".

L'assemblea accoglie con favore l'impostazione generale del documento che sem bra recepire quelle esigenze di ESSENZIALITÀ, CONTINUITÀ e TRASVER SALITÀ, da tempo segnalate come "centrali" dalle scuole che già si sono impegnate nella progettazione curricolare.

Rispetto ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento e agli approcci metodologici proposti, si sottolinea come la relativa messa a punto e ultima definizione debba conseguire a un intenso e costruttivo confronto, all'interno e fra le istituzioni scolastiche autonome e fra queste ultime e i successivi livelli decisionali. In tal senso è necessario che siano tempestivamente adottate tutte le condizioni orga nizzative atte ad assicurare le più rapide e funzionali modalità di reciproca comunicazione. Affinchè le scuole possano d'altro canto misurarsi utilmente con un percorso che non è di solo aggiornamento-formazione, ma più significativamente di ricerca-azione e di revisione critica delle proprie progettazioni didattiche alla luce delle nuove indicazioni (e viceversa), si rendono necessari, ad avviso dell'Assemblea, alcuni passaggi preliminari e/o contestuali che assumono, pertanto, carattere di priorità e urgenza:

* formazione di un linguaggio comune e condiviso. Nel dibattito pedagogico degli ultimi decenni e nelle stesse Indi cazioni Nazionali ricorrono termini il cui significato è, per così dire, "strategico" ai fini di ogni ulteriore riflessione ed elaborazione: termini come curricolo, competenze, obiettivi, traguardi, conoscenze, abilità, capacità, ecc. hanno assunto in tempi e contesti diversi, caratteristiche e significati altrettanto differenziati. È sicuramente opportuno pervenire ad una comune e condivisa definizione che non lasci margini ad interpretazioni soggettive e potenzialmente ambigue;
* formazione e aggiornamento del personale docente. La già ricordata caratteristica di continui tà curricolare dalla scuola dell'Infanzia fino a tutto il primo ciclo d'istruzione e, in prospettiva, al compimento dell'obbligo scolastico, forniscono un'eccezionale occasione di formazione dei docenti che non ha uguale nella storia della scuola italiana. Tale opportunità non può essere lasciata alla libera scelta del singolo insegnante o anche del singolo Collegio, ma deve invece rientrare in un'ampia programmazio ne di interventi che preveda la partecipazione di tutti i docenti, secondo modalità e priorità definite in relazione alle esigenze delle scuole autonome, anche consorziate in rete.
* condizioni della progettazione educativa e didattica. Le nuove Indicazioni, così come gli indirizzi contenuti nel documento relativo ai saperi e alle competenze da acquisire per assolvere l'obbligo di istruzione, richiedono eguale impegno, in termini sia di formazione, sia di progettazione educativa e didattica, agli insegnanti di tutti gli ordini di scuola. Solo gli insegnanti di scuola elementare dispongono tuttavia di un tempo di lavoro, contrattualmente definito (due ore settimanali), da destinare a tali attività se condo modalità non esclusivamente individualistiche. Affinchè i processi innovativi non si fermino, pertanto, al semplice, per quanto importante, livello della formazione e si traducano in ordinaria pratica didattica, si ritiene necessario che in tutti gli ordini di scuola le attività di progettazione curricolare e didattica acquisiscano carattere di collegialità, come nella scuola elementare.
* adeguata disponibilità di risorse. La ridefinizione di alcune modalità della professionalità docente nella direzione sopra delineata comporta una sostanziale riqualificazione della stessa professiona lità difficilmente ipotizzabile senza adeguati riconoscimenti; così come la realizzazione di ingenti processi formativi non gestiti centralisticamente, implica la tempestiva assegnazione di adeguate risorse alle scuole autonome.

Come già detto in precedenza l'occasione storica del coinvolgimento contemporaneo di tutti gli ordini di scuola in un processo di rinnovamento sostanziale dei contenuti e dei metodi dell'insegnamento giustifica ampiamente, ad avviso dell'assemblea, lo stanziamento delle necessarie risorse.

L'Assemblea ritiene di rappresentare le presenti considerazioni e riflessioni all'On. Ministro della Pubblica Istruzione, al Direttore Scolastico Generale del Piemonte, al le Organizzazioni Sindacali della Scuola e alla Presidenza Nazionale dell'ANDiS.

Torino, 3 ottobre 2007

Il Presidente Regionale
Nicola Puttilli