La lettura dell'insegnante (II p.)

Riprendiamo il nostro viaggio nel magico mondo di Pinocchio iniziando con la frase magica:
“Uno dei momenti più piacevoli ed attesi è quello in cui l’insegnante legge un libro.”

Nel leggere la presentazione ed i suggerimenti sui primi 11 capitoli, vi sarete resi conto che il lavoro è piuttosto lungo e complesso in quanto sono tantissimi gli spunti che Collodi ci offre e che possono grandemente arricchire i bambini che ascoltano; essi, ben presto, diventeranno sempre più attenti e pronti a cogliere le sfumature, i dettagli…

Visto che siamo in una seconda, consiglio di scrivere i dialoghi e tutti i testi al computer con un carattere piuttosto grande (16) per facilitare la lettura degli alunni.
Possiamo subito evidenziare, nel 12° capitolo, la generosità di Mangiafuoco e la riconoscenza di Pinocchio!

Procedendo nella lettura incontreremo il Gatto e la Volpe (su internet si trovano le immagini da colorare tratte dal film di Walt Disney) di cui detteremo la descrizione e la famosa “ricetta” per far crescere l’albero degli zecchini. Curiosi da dettare sono anche i menù scelti dai tre personaggi all’osteria del “Gambero Rosso” (capitolo 13) e, da non tralasciare, sarà l’illustrazione degli assassini …e del povero burattino impiccato (capitoli 14 e 15) che esclamerà: «Oh babbo mio! Se tu fossi qui!» Ricompare la figura del Grillo parlante ma questo sarà un ulteriore lavoro da riprendere più avanti.

Nel 15° capitolo compare la bambina dai capelli turchini, alla quale dedicheremo una bella pagina del nostro quaderno. Ne scriveremo la breve descrizione che si trova all’inizio del capitolo poi si potrà disegnare una finestra di cui ritaglieremo le due ante in modo da poterle aprire e chiudere a piacere. Sul retro della pagina incolleremo un foglio su cui avremo disegnato la bambina (delle giuste dimensioni della finestra) come da descrizione. Sulle ante chiuse scriveremo: “La bambina era una buonissima fata che da più di mill’anni abitava nelle vicinanze del bosco”. Così, con poche parole e con gran divertimento, avremo un quadro preciso del personaggio.

Non è sempre facile riuscire a trasmettere in poche righe tutto il lavoro che è stato svolto in un anno di scuola… Spero di essere sufficientemente chiara ed utile!

Procedendo, del capitolo 16 detteremo o prepareremo una fotocopia con la bellissima descrizione del Can-barbone a cui seguirà il disegno. Nella pagina successiva ci dedicheremo ai medici, identificandoli e dettando le brevi ma significative parole del Grillo parlante.

Del capitolo 17° converrà proporre la fotocopia di tutta la scena sulla “medicina” in quanto è molto bella e la si potrà fra leggere a due voci.

In certi casi, quando un testo è piuttosto lungo, non conviene dettare. Gli alunni si stancano e così non si ottiene il risultato previsto. È meglio dedicare il tempo alla lettura (in questo caso) o ad un esercizio di grammatica collegato al testo… ma questo lo deve valutare di volta in volta l’insegnante che ha sempre il polso della situazione. Io posso solo riferire la mia esperienza.

Una nuova pagina sarà dedicata ad una breve frase di presentazione ed al divertente disegno dei 4 conigli con la bara… Questo vale anche per la terza bugia che farà allungare a dismisura il naso del burattino!!!!!!!!

Alla fine del capitolo troveremo le belle parole della Fata, che detteremo, e la descrizione dei picchi. Anche a questa scena dedicheremo una pagina intera e ci divertiremo a disegnare il lunghissimo naso di legno…

Nel 18° capitolo, prima di seminare le monete, Pinocchio si reca con Volpe e Gatto nella città di Acchiappa-Citrulli e qui proporremo una fotocopia con l’elenco degli animali che incontrano e le loro caratteristiche.

LA CITTÀ ACCHIAPPA-CITRULLI
Dopo aver camminato una mezza giornata, arrivarono ad una città che aveva nome “Acchiappa-citrulli”. Appena entrato in città, Pinocchio vide tutte le strade popolate
:: di cani spelacchiati, che sbadigliavano dall’appetito,
:: di pecore tosate che tremavano dal freddo,
:: di galline rimaste senza cresta e senza bargigli, che chiedevano l’elemosina d’un chicco di granoturco,
:: di grosse farfalle che non potevano volare, perché avevano venduto le loro bellissime ali colorite,
:: di pavoni tutti scodati, che si vergognavano a farsi vedere e
:: di fagiani che zampettavano cheti, cheti, rimpiangendo le loro scintillanti penne d’oro e d’argento, ormai perdute per sempre.
In mezzo a questa folla di accattoni e di poveri vergognosi, passavano di tanto in tanto alcune carrozze signorili con dentro o qualche volpe, o qualche gazza ladra o qualche uccellaccio di rapina.

Vista la complessità degli argomenti trattati in questi capitoli, sarà opportuno preparare una nuova serie di domande. Anche in questo caso ciascun alunno ne sceglierà un certo numero. Le altre diventeranno un gioco!

COSA RICORDO?
DOMANDE DAL 12° AL 18° CAPITOLO
1.Chi incontra Pinocchio dopo aver salutato Mangiafuoco?
2.Come è la Volpe?
3.Come è il Gatto?
4.Che cosa vogliono dal burattino?
5.Che fine fa il Merlo Bianco?
6.Che cosa consigliano il Gatto e la Volpe a Pinocchio?
7.Che cosa c’è nel paese dei Barbagianni?
8.Dove vanno a mangiare i tre personaggi?
9.Chi dei tre mangia meno e paga il conto?
10.Dove si danno appuntamento a mezzanotte?
11.Da chi viene assalito ed impiccato Pinocchio?
12.Da quali personaggi viene salvato il burattino?
13.Dove viene portato Pinocchio dal Can-barbone?
14.Da chi viene visitato?
15.Come viene curato Pinocchio dalla Fata?
16.Che cosa convince Pinocchio a prendere la medicina?
17.Perché gli cresce esageratamente il naso?
18.Di quanti e quali tipi sono le bugie?
19.Da chi viene accorciato il naso del burattino?
20.Perché Pinocchio lascia la casa della Fata?
21.Chi incontra quasi vicino alla Quercia Grande?
22.Che cosa dovrebbe far capire a Pinocchio che il Gatto e la Volpe sono dei truffatori?
23.Cosa fa il burattino delle sue quattro monete d’oro?

Su una nuova facciata (cap. 19) scriveremo il dialogo tra il burattino derubato ed il pappagallo che lo deride. Da qui potrebbe nascere una discussione con gli alunni su tale argomento… Nella pagina successiva detteremo o fotocopieremo la descrizione del Giudice Gorilla e lo illustreremo.

Del capitolo 20 detteremo la breve descrizione del Serpente al quale, dal troppo ridere, si strappò una vena sul petto e… morì! Dedicheremo un’intera pagina ai dialoghi tra Pinocchio (che coloreremo di marrone come sempre), preso nella tagliola, e la lucciola (giallo).
Prima del disegno scriveremo alcune curiosità: nella lucciola la luce viene prodotta dalla respirazione. L’ossigeno si unisce alla luciferina e produce la luminescenza.

Nel 21° capitolo il burattino fa alcune profonde considerazioni: «Mi sta bene!... Purtroppo mi sta bene! Ho voluto fare lo svogliato, il vagabondo, ho voluto dar retta ai cattivi compagni… Oh, se potessi rinascere un’altra volta!...» Anche in questo caso si potrà disegnare la scena con i fumetti. Il contadino dirà: «Chi ruba l’uva è capacissimo di rubare anche i polli!» Finalmente nel 22° capitolo il burattino compie una buona azione: scopre i ladri e viene elogiato dal padrone: «Bravo ragazzo!» Disegneremo la scena e detteremo una curiosità sulla faina che, anche se piccola, è un carnivoro di sorprendente ferocia e voracità! Nella pagina successiva incolleremo una fotocopia con il dialogo tra Pinocchio e la Faina. Anche in questo caso lo faremo leggere a due voci.

LE FAINE
Quattro bestiole di pelame scuro, che parevano gatti… ma non erano gatti: erano FAINE, animaletti carnivori ghiottissimi specialmente di uova e di pollastrelle giovani.
Una di esse disse:

F: «Buona sera, Melampo.»
P: «Io non mi chiamo Melampo.»
F: «O dunque chi sei?»
P: «Io sono Pinocchio.»
F: «E che cosa fai costì?»
P: «Faccio il cane da guardia.»
F: «Melampo dov’è? Dov’è il vecchio cane, che stava in questo casotto?»
P: «È morto questa mattina.»
F: «Morto? Povera bestia! Era tanto buono!...Ma giudicandoti dalla fisionomia, anche tu sembri un cane di garbo. (gentile)»
P: «Domando scusa, io non sono un cane!...»
F: «O chi sei?»
P: «Io sono un burattino.»
F: «E fai da cane di guardia?»
P: «Purtroppo: per mia punizione!...»
F: «Ebbene, io ti propongo gli stessi patti che avevo col defunto Melampo: e sarai contento.»
P: «E questi patti sarebbero?»
F: «Noi verremo una volta la settimana, come per il passato, a visitare di notte questo pollaio, e porteremo via otto galline. Di queste otto galline, sette le mangeremo noi, e una la daremo a te, a condizioni, s’intende bene, che tu faccia finta di dormire e non ti venga mai l’estro (voglia) di abbaiare e di svegliare il contadino.»
P: «E Melampo faceva proprio così?»
F: «Faceva così, e fra noi e lui siamo andati sempre d’accordo. Dormi dunque tranquillamente, e stai sicuro che, prima di partire di qui, ti lasceremo sul casotto una gallina bell’e pelata per la colazione di domani. Ci siamo intesi bene?»
P: «Anche troppo bene!...» “Fra poco ci riparleremo!”

Prima di procedere, ci siamo divertiti a cambiare il finali di alcuni episodi. Di solito noi abbiamo lavorato a coppie per realizzare questi elaborati perché in due ci si aiuta e vengono le idee!!!!

“Cambiamo il finale”: - Pinocchio e il Grillo parlante; - Pinocchio e Mangiafuoco; - Pinocchio impiccato alla quercia grande; - Pinocchio e il serpente; - Pinocchio e le Faine. Ovviamente ogni coppia sceglierà l’argomento ma faremo in modo che vengano scelti tutti affinché ci si possa divertire di più quando li leggeremo alla classe… (fotocopieremo questi testi, che i bimbi copieranno al computer, li distribuiremo a tutti e li incolleremo sul quaderno).